Il 9
dicembre 2014, su iniziativa di questo Comitato, è stato sottoscritto il
Protocollo d'intesa in materia di legittimo impedimento, che riconosce come
legittimi impedimenti alla partecipazione delle udienze civili e penali *lo
stato di gravidanza e la maternità, nel periodo corrispondente al congedo di
maternità stabilito dalla legge (in particolare il D. Lgs. 151/2001);
*l'adozione nazionale e internazionale e l'affidamento di minore per un periodo
di tre mesi dall'ingresso in famiglia del minore; *la paternità, durante i tre
mesi successivi alla data del parto o dell'ingresso in famiglia del minore in
caso di adozione o affidamento.
Il medesimo
Protocollo considera poi la necessità di allattamento, la malattia del figlio,
anche adottivo, dai tre mesi ai tre anni di vita, l'handicap del figlio, anche
adottivo, come motivi per legittimamente chiedere all'Autorità Giudicante
l'anticipazione o la posticipazione dell'orario delle udienze, compatibilmente
con le esigenze di ciascun singolo ufficio.
E' inoltre
previsto che l'Autorità Giudicante, le cancellerie e i Colleghi diano la
precedenza, nello svolgimento degli adempimenti di cancelleria, all'avvocata,
alla praticante o alla delegata in stato di gravidanza, ovvero che adduca
giustificate ragioni di urgenza legate alla necessità di allattamento, ad altri
obblighi di cura della prole nei primi mesi di vita e ad altre gravi
necessità dei figli; e alle/agli avvocate/i e praticanti abilitate/i disabili o
in condizioni di salute particolari.
Ne
pubblichiamo il testo controfirmato dal Presidente del Consiglio dell'Ordine
degli Avvocati di Vicenza, dal Presidente del Tribunale di Vicenza, dal
Coordinatore dei Giudici di pace di Vicenza, dalla Presidente del nostro
Comitato Pari Opportunità.