Il Consiglio, RITENUTO che il disegno di legge 2636/2022, riforma organica della giustizia tributaria, nella prospettiva costituzionale del giusto processo intende istituire una magistratura autonoma e specializzata che assicuri la terzietà e l’indipendenza attraverso la professionalità del Magistrato tributario;
che al fine di ottenere il suddetto obiettivo è altresì necessario che vi sia riserva dell’accesso al concorso ai possessori della laurea magistrale in giurisprudenza CONSIDERATO che nel momento in cui il processo tributario viene ad essere pienamente restituito alla costituzionalità e riportato nell’alveo della giurisdizione, appare evidente la necessità di garantire una difesa tecnica del contribuente in ogni stato e grado del procedimento;
che in tal senso il naturale ed esclusivo ruolo dell’Avvocato come soggetto della giurisdizione impone che solo a quest’ultima figura sia riservata, in ogni stato e grado del procedimento, la difesa del contribuente e in ragione di ciò ESPRIME piena e completa adesione alle istanze formulate dalla Unione Nazionale Camere Avvocati Tributaristi (UNCAT) nella audizione dinanzi alle Commissioni riunite Finanze e Giustizia del Senato della Repubblica del 22 giugno 2022 e conseguentemente DELIBERA di condividere, espressamente, quanto da UNCAT evidenziato nella predetta audizione, facendo propri quei principi e sottolineando che la riforma di cui trattasi, che pure rappresenta notevole complessità, sia tale da garantire i principi costituzionali del giusto processo a salvaguardia del contribuente e sia tale da assicurare la difesa tecnica da parte degli Avvocati durante tutta la fase del merito e dinanzi alla Suprema Corte ed auspica infine che l’iter di approvazione della legge si concluda in tempi ragionevoli.